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Come funziona un Alimentatore per PC - Alimentatori lineari

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Alimentatori lineari


Un primo possibile approccio alla progettazione di un alimentatore è quello lineare. Per prima cosa la corrente alternata viene portata da 220V (110V) a 12 V con un semplice trasformatore, successivamente la forma d'onda sinusoidale viene raddrizzata con un diodo, e resa costante con un condensatore. Il condensatore immagazzina energia durante gli istanti della sinusoide con pendenza positiva e la rilascia negli istanti con pendenza negativa. La costante di scarica che descrive l'andamento esponenziale negativo (data dal prodotto R*C dove R è il valore della resistenza e C è la capacità del condensatore) è tanto più lenta quanto più è grande il condensatore. Per basse frequenze come in questo caso (50/60 Hz) sono necessari condensatori con capacità più elevate per evitare oscillazioni (ripple) consistenti nella tensione continua d'uscita. Per questo la tensione di uscita deve essere successivamente filtrata.
Questa configurazione pur producendo una tensione in uscita molto pulita mal si presta all'utilizzo nei moderni alimentatori. Le elevate potenze necessarie ( e quindi relative correnti) impongono l'utilizzo di trasformatori a 50Hz che diventerebbero troppo ingombranti, pesanti, costosi e dissiperebbero troppo calore. Gli alimentatori lineari peccano inoltre di bassa efficienza poiché la potenza non sfruttata viene dissipata completamente in calore.

 

 

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